Aloe Arborescens, la ricetta originale di Padre Romano Zago

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Gli ingredienti della ricetta di Padre Zago

Questi sono gli ingredienti per preparare il succo di Aloe Arborescens, seguendo quella che è la ricetta originale di Padre Romano Zago, riportata anche nel libro intitolato Di Cancro si Può Guarire.

  • 1/2 kg di miele d’api (miele naturale puro, non trattato)*;
  • Da 30 a 50 ml (da 3 a 5 cucchiai) di distillato (gin, grappa, rum, vodka, brandy,ecc.)**
  • 350 g di foglie di Aloe Arborescens;

*Nota 1: se sei diabetico puoi ridurre il quantitativo di miele, oppure se sei allergico puoi utilizzare un succo di frutta al posto del miele. Tuttavia se possibile il miele è sempre da preferire, perché aumenta l’efficacia della ricetta.

** Nota 2: non utilizzare vino o birra, poiché sono bevande fermentate, con una bassa concentrazione di alcol. Non utilizzare liquori, poiché contengono zucchero.

Come preparare la ricetta

pianta di aloe arborescens
Aloe Arborescens

Le foglie di Aloe Arborescens vanno pulite con un panno umido ed è necessario eliminare le spine che si trovano ai bordi. Non lavare le foglie!

Fai a pezzettoni le foglie, senza rimuovere la buccia e mettile nel frullatore, aggiungendo il miele e il distillato, Aziona il frullatore fino ad ottenere un succo verde della consistenza semi-liquida, simile a una crema.

Questo succo andrà versato in un recipiente di vetro , possibilmente scuro o coperto da cartone/alluminio per preservarlo dalla luce e va poi conservato in frigorifero.

Come assumere la ricetta

Sia se hai il cancro, sia se vuoi fare prevenzione, il metodo di assunzione è sempre lo stesso.

La ricetta all’Aloe Arborescens va assunta tutti i giorni, tre volte al giorno, sempre a digiuno, 20-30 minuti prima dei pasti. Il dosaggio per ogni assunzione è di un cucchiaio da minestra.

Per la prevenzione

Se stai assumendo questa ricetta come preventivo, bastano 1-2 flaconi all’anno.

Per la cura del cancro e di malattie importanti

Se invece stai assumendo il succo di Aloe Arborescens per la cura di una patologia importante, come il Cancro, l’assunzione dev’essere costante nel tempo, effettuando al massimo una pausa di 5-7 giorni tra un flacone di Aloe e l’altro. Se dopo aver finito il primo succo non vedi miglioramenti, Padre Zago consiglia di non disperarsi ma di continuare con l’assunzione della ricetta, mantenendo i dosaggi standard.

Se dopo aver finito il terzo flacone, continui a non vedere miglioramenti e la malattia avanza senza alcun freno, prova a raddoppiare i dosaggi, passando a 2 cucchiai da minestra per 3 volte al giorno.

Se alla fine di quest’ultimo flacone, continui a non vedere miglioramenti, può passare a 3 cucchiai per 3 volte al giorno al giorno e così via, fino ad arrivare a 4-5-6 cucchiai per 3 volte al giorno.

Se invece vedi dei miglioramenti, non fare l’errore di fermarti! Continua ad assumere altri 2-3 flaconi, anche se le analisi dicono per certo che sei guarito.

Posso assumere l’Aloe se sto facendo chemioterapia?

Questa è una domanda che viene fatta spesso a Padre Romano Zago, anche perché ci sono alcuni medici che sono contrari. Padre Zago invece consiglia sempre di assumere l’Aloe, prima, dopo e durante la chemioterapia e radioterapia.

Quali alimenti evitare se una persona ha il Cancro?

Se sei affetto da una patologia tumorale, è consigliabile evitare tutti quegli cibi che possono alimentare la malattia. In generale Padre Zago sconsiglia il consumo di carne rossa (e in generale di tutta la carne) e di latte e derivati del latte. E’ meglioe vitare anche i dolci e i cereali raffinati (pane bianco, pasta, riso bianco, ecc.) , Sono invece consigliati i legumi, i cereali integrali, la frutta e le verdure. Pesce e uova con moderazione.

Scelta della pianta di Aloe e raccolta delle foglie

Affinché la ricetta sia efficace, Padre Romano Zago consiglia di raccogliere le foglie da una pianta di Aloe Arborescens adulta (non di Aloe Vera!), ovvero che abbia almeno 5 anni di età.

Come e quando raccogliere le foglie?

Le foglie di Aloe Arborescens andrebbero sempre raccolte al buio, o comunque quando c’è poca luce, cioè prima dell’alba e dopo il tramonto del sole. Le foglie vanno poi lavorate in una camera oscura, o in una stanza con poca luce. Anche la luce artificiale è da evitare.

Altra cosa da sapere è che prima della raccolta, la pianta di Aloe non va irrigata per almeno 6 giorni. In questo modo quando le andrai a raccogliere, avrai foglie con una maggiore concentrazione di principi attivi.

Naturalmente scegli solo piante coltivate in modo naturale e biologico, senza l’uso di pesticidi, erbicidi o conservanti chimici!

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